TENENTE NEMO

 

Tessera n° 6174 A

 

NEMO, o meglio N.E.M.O. (Neural Elements in Mechanical Organism), compare improvvisamente nel 2378, quando buona parte del quadrante Alpha viene colpita da una tempesta magnetica, insolitamente intensa, che fa interrompere tutte le comunicazioni planetarie, inter-planetarie e sub-spaziali dei settori 001 - 002 - 003 e 004. La tempesta dura circa 2 ore e, per quanto i tecnici si sforzino per ripristinare i contatti trai i pianeti, le città dei vari pianeti e le navi spaziali, tutto quello che riescono a captare sono delle parole senza senso provenienti da una fonte sconosciuta. Le parole dicono: “NEMO”… chiave… creatore...”.

Poche ore dopo la fine della tempesta i sensori a lungo raggio della nave stellare USS Curie rilevano un segnale sconosciuto proveniente da un pianeta di classe M stranamente ancora inesplorato del Quadrante Alpha, poco distante dal confine tra i Settori  001 e 002. Una volta giunti in orbita, una squadra di sbarco composta dal Comandante Shane e dal Capo della Sicurezza Tenente O’Lok, trovano, abbandonato in una grotta poco profonda, un androide disattivato molto simile al comandante DATA dell’astronave USS Enerprise, di suo fratello LORE e della loro copia B4, anche se con lineamenti diversi dai loro.

Il Comandante, con l’approvazione del Capitano, decide di teletrasportare sulla Curie l’androide per esaminarlo, ma non appena la scoperta viene comunicata al Comando centrale della Flotta Stellare, viene loro ordinato di trasportarlo sulla Terra per sottoporlo ad esami più approfonditi. Una volta giunto sulla Terra l’androide viene smontato, analizzato approfonditamente e rimontato, ma l’unica cosa che gli ingegneri riescono a capire della sua complessa morfologia è che questa macchina è decisamente simile a Data, LORE e B4, tanto che potrebbe benissimo essere una loro versione modificata e migliorata.

Una volta riattivato, l’androide rivela in parte le sue origini. Il suo nome è NEMO, è un Ufficiale della Flotta Stellare proveniente dal futuro, precisamente dal XXVI secolo, e dice di essere stato creato da uno scienziato della Federazione che, per il suo cervello e per i suoi componenti fisici, si è basato sui resti di un altro androide, resti trovati sparsi su un pianeta del quadrante Delta del quale non ha voluto rivelare la posizione per non compromettere la linea temporale. La sua missione è in parte sconosciuta persino a lui, è solamente consapevole di racchiudere in sé la chiave per la salvezza dell’umanità, anzi di tutte le forme umanoidi della Galassia, e della Federazione in primis, anche se non sa dire da cosa debbano essere salvati e non ricorda praticamente niente della sua vita prima di essere trasportato in questo tempo. Questi dati sono, infatti, bloccati nel suo cervello positronico da un codice crittografato, e solo il suo “creatore” è a conoscenza del codice d’accesso. Dice anche di non poter rivelare nulla sugli eventi futuri della Federazione che ancora ricorda, questo perché gli è stato ordinato dal futuro Ammiraglio Burton per non compromettere la linea temporale.

Con lo scopo di preservare intatti i preziosi dati racchiusi nel suo cervello positronico, e in attesa di trovare il  “creatore”, la Federazione ha deciso di arruolare NEMO nell'attuale Flotta Stellare. Essendo egli un androide molto evoluto, però, non ha avuto bisogno di frequentare l’Accademia della Flotta per i 4 anni canonici, tutte le conoscenze necessarie gli sono state caricate nella memoria in poche ore, anche se è stato lui a scegliere da solo la mansione a cui dedicare la sua attenzione principale: l’ingegneria quantistica e dei motori a curvatura. Viene quindi nominato Guardiamarina ed imbarcato sulla medesima  nave che lo a trovato, la USS Curie, con la mansione di Ingegnere dei motori a curvatura. Poco dopo il suo arrivo a bordo, dopo le repentine ed inaspettate dimissioni del Tenente Comandante Top'Kapy, suo diretto superiore, NEMO è stato promosso direttamente al grado di Tenente e, dopo un veloce up-grade del suo sistema operativo, ha ricevuto l'incarico di Ingegnere Capo.

Fisicamente parlando, Nemo è di fisionomia umana, dall’età apparente di 27 anni terrestri, è attualmente alto 184 cm, pesa 235 chilogrammi, la sua pelle ha la colorazione tipica delle popolazioni caucasiche, porta i capelli un po’ lunghi, anche se in servizio li porta raccolti in una coda, e ha solitamente gli occhi di colore rosso per un suo vezzo caratteriale, ma può tranquillamente modificare tutte le sue caratteristiche fisiche in qualsiasi momento. Al contrario di DATA, infatti, può decidere di aumentare o diminuire la sua statura e il suo peso, cambiare il colore degli occhi, oppure, per sembrare più umano, può decidere di farsi crescere “naturalmente” i capelli e la barba, di abbronzare la sua pelle se si espone alle radiazioni ultraviolette oppure può anche far apparire delle rughe attorno ai suoi occhi per simulare l’invecchiamento umanoide naturale.

            A livello prettamente tecnico, si può affermare che, pur essendo un androide umanoide con cervello positronico molto simile a quelli creati dal dottor Sung, la sua data di creazione è sconosciuta, il tuo progetto è sconosciuto (anche se si ipotizza che sia basato sugli schemi tecnici di B4), come pure il suo creatore. Il suo cervello positronico ha una capacità di calcolo di 30 trilioni di operazioni al nano-secondo, ha una capacità visiva superiore, con possibilità di visione telescopica fino a 100 ingrandimenti, può utilizzare la visione ad infrarossi, ideale per la visione notturna o nell’oscurità totale, e può anche utilizzare uno speciale sensore che emette raggi X per vedere attraverso oggetti o pareti. Fisicamente parlando è molto forte, può sollevare pesi fino a 752 chilogrammi, è in grado di correre ad una velocità superiore agli 87 km orari e può saltare fino a 12 metri di altezza. Va anche fatta notare la presenza di un discreto numero di gelatine bioneurali nel suo sistema operativo, che lo rendono decisamente più "umano" del previsto.

Anche NEMO, come i predecessori DATA, LORE e B4, ha installato nel suo cervello un chip emozionale che gli permette di vivere tutte le emozioni possibili, ma per distinguersi completamente da tutti, per sembrare più umano e più unico, NEMO si è creato un carattere tutto suo, prendendo spunti da varie persone da lui conosciute e mixandoli in una miscela tutta sua. Caratterialmente parlando, NEMO è generalmente molto gentile e sempre disponibile verso gli altri, ma è anche molto timido, specialmente con gli esemplari del sesso opposto di tutte le specie, ama molto il cinema terrestre “antico” (specialmente del periodo che va dal 1960 al 2005) e adora quasi tutti gli sport conosciuti. Ha anche uno spiccato senso dell’umorismo e si diverte molto a fare degli scherzi, secondo lui innocenti, a chiunque gli capiti a tiro, anche se solitamente prende di mira amici e colleghi con cui è in confidenza. Per giustificarsi NEMO dice, ogni volta, che fa tutti questi scherzi per tenere alto il morale dell’equipaggio, ma tutti sospettano che in realtà li faccia soprattutto perché si diverte a farli.

 

NON SO BENE CHI SONO, MA SO DI ESSERE!